e vado in pensioneNonostante sin dall’inizio una parte considerevole della clientela fosse costituita dai giovani della notte, da sempre Puntocrep è stato un locale "trasversale": si apriva alle 18 e c’era già la fila di ragazzini/e o di bimbi con le mamme, poi era l’orario di cena e arrivavano le famiglie, le comitive, le coppiette, anche quelle della terza età, poi via via fino a notte inoltrata i giovani, i single, quelli della movida. E fino a oggi è così: a secondo delle fasce orarie al Puntocrep si avvicendano clienti di tutte le età. Da allora sono passati 32 anni, abbiamo fatto tanti cambiamenti, tante modifiche, sempre desiderosi di provare, di sperimentare anche perché abbiamo dovuto trasformare una semplice abitazione all’uso di locale commerciale prima e adeguarlo poi negli anni man mano che le normative, le tecnologie, i prodotti andavano cambiando.
In tutti questi anni non ci siamo mai accontentati del successo, ma abbiamo sempre cercato di imparare, di migliorare, di portare novità: fiere, viaggi, ricerche, confronti. Per una buona crepe sono fondamentali l’equilibrio fra gli ingredienti e riuscire ad assecondare il gusto del cliente facendo di volta in volta una crepe morbida, ben cotta o croccante fino a spezzarsi. C’è anche da dire che una crepe take-away, mangiata sulla manina di cartone, passeggiando, forse si gusta meglio se è ben cotta, o leggermente croccante, che non si afflosci, mentre una crepe al piatto, da mangiare con le posate, seduti tranquillamente chiacchierando con gli amici, forse si presta di più ad essere gustata un po’ più “gourmet”, magari aggiungendo una besciamella o qualche pesto che ammorbidisca la crepe e amalgami gli ingredienti fondendone i sapori; ma si può anche fare il contrario, se il cliente lo preferisce. LE AUTORIZZAZIONI Oltre al parere sanitario e alla licenza UTF per alcolici e super alcolici, abbiamo la licenza di somministrazione per esercizi di tipo “A” (ristoranti), che insiste su 20 mq dei 62 totali, e che consente quindi di abbinare alla preparazione di crepes qualsiasi altro genere di cibo oppure di cambiare completamente, previa presentazione di una nuova SCIA, ovviamente. Inoltre abbiamo l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico all’esterno (TOSAP) che moduliamo chiedendo 20 mq nel periodo estivo e riducendo la domanda poi a pochi metri di questa superficie d’inverno, per pagare meno, spendendo in totale circa 300 euro l’anno. Infatti per lavorare d’inverno sono sufficienti 4 crepiere e all’interno della saletta rimane spazio per 12 posti a sedere, mentre d’estate le crepiere diventano 6 più 2 all’esterno, anch’esse approvate da parere sanitario, e i tavoli si mettono fuori. Il bagno del pubblico è uno solo (poi c’è quello del personale) perché la licenza è anteriore al 1996 e fino ad allora non erano richiesti i due bagni: chi subentra non deve modificare nulla. Qualora si volesse richiedere una nuova autorizzazione (modifiche sostanziali), si tenga presente che il comune di Ragusa nel 2012 ha stabilito che comunque fin quando la superficie di somministrazione rimane sotto i 30 mq, basta un bagno.